Il progetto segna con forza il passaggio dall’uso dell’asfalto in particolari aree urbane, non destinate a flussi costanti di traffico, ad un materiale naturale come le piastrelle: superfici che oltre ad essere pedonali sono anche carrabili. Il materiale è in grado di restituire, con aree di sosta e nuova vegetazione, un pezzo di città agli abitanti, a fronte della presenza di un grande edificio direzionale.