Un edificio, importante per dimensione e articolazione degli spazi, disegnato secondo un modulo di 120×120 e sottomultipli, così come le facciate; in modo tale che la composizione delle stesse, soprattutto quelle in grès, realizzino un rapporto tra pieno e vuoto, nel segno della flessibilità esterna, e soprattutto interna. Il materiale ceramico segna fortemente tutta l’architettura, in modo particolare, nel lato nord, un grès di colore tabacco dialoga con la terra e la collina di fronte, il tutto per dimostrare che “natura e artificio”, in un buon progetto, si comprendono facilmente. Questa architettura dimostra che le superfici materiche, realizzate in ceramica, sono in grado di parlare il linguaggio del luogo, della pietra e dei mattoni, rispettando la tradizione e le innovazioni tecnologiche più avanzate.